Questo nuovo incontro con le Professioni del teatro è dedicato ad uno dei più quotati scenografi italiani: Alessandro Chiti. Le scene, come è noto, assieme alle musiche e alle coreografie (nel caso in cui uno
Si potrebbe scommettere che in questi due mesi di isolamento domiciliare i veri nostalgici del teatro abbiano smesso, a un certo punto, di rincorrere sui social media le numerose proposte di reading e performance in
Sono due mesi che non vede i suoi “mattacchioni”, Dario D’Ambrosi. Nel tempo infinito della quarantena a cui tutti noi siamo stati costretti, il suo, di tempo, diviene ancora più lungo. Dal 1992 il Teatro
Nel tempo cupo in cui stiamo vivendo, si ha la sgradevole sensazione di aver intavolato un dialogo fin troppo familiare con la morte e, tanto più, con la morte degli anziani. Addii silenziosi, solitari, privati
Nel suo esaurirsi irreversibilmente nell’attimo presente del palcoscenico, nel momento stesso in cui si manifesta e poi mai più, il teatro rivendica la sua dimensione all’interno del ricordo. Dopo Contagio, Apprendere e Crocevia, questa è la
Selina Bassini dal 1996 è socia fondatrice dell’Associazione Cantieri Danza di Ravenna partecipando alla sua costituzione e assumendone la codirezione-artistica. Oggi per Cantieri si occupa della curatela dei Festival Progetti diffusi nel territorio regionale e
Dopo aver edito per Gremese La cuspide di ghiaccio (2008), e prima ancora Cronache dal paesaggio (2006), ottimamente segnalati dalla critica, Giuseppe Manfridi giunge alla sua terza prova narrativa con Anja la segretaria di Dostoevskij,
#IORESTOACASA. Viste le imponenti disposizioni che riguardano i distanziamenti sociali, è con questo hashtag che esplode sui social uno spasmodico bisogno di comunicare tra di noi virtualmente. Un narcisismo patologico, una scusa per dire «io
L’anima del Blues più intimo, attraverso atmosfere sonore e impagabili, si consolida con la pregnanza testuale di una scrittura sincera quale quella espressa dal suo autore, compositore e interprete: parliamo di Lino Rufo e del
Abitudine ormai scomparsa e per molti forse oggi un po’ ridicola quella di affidare ad un foglio i nostri pensieri più intimi e indirizzarli a qualcuno, insomma scrivere delle lettere. Anche Pessoa in una poesia