I fili attorcigliati delle nostre vite contratte in tempo di pandemia lentamente si districano, percorrendo un tunnel di cui si vede pian piano l’uscita. In fondo, l’estate. Un barlume di serenità, di speranza. Alle spalle,
L’inconscio come guida, un obiettivo per riprenderla, immagini a ispirarla. La Treccani la cita alla nuovissima voce cyber-performance come una degli artisti più significativi di questo linguaggio in Italia. In realtà Francesca Fini è un
Questo incontro di Professioni del teatro è dedicato ai servizi di comunicazione. Tali servizi, molto affini agli uffici stampa, non si limitano alla diffusione e alla promozione dei lavori affidati alla loro cura ma si
C’è tutto un mondo che si muove controvento, opponendosi alla tendenza dominante assestata sul respiro breve, la polemica, il formato tweet che pretende di spacciare una sbiadita frase di poche sillabe mal scritte come posizione
Il viaggio di Esercizi di memoria prosegue con un altro uomo di teatro che, partendo dal Sud America, ha portato la sua arte attraverso i continenti. Dopo aver incontrato, nella prima parte di questo secondo
In un nostro articolo pubblicato proprio su questa rivista l’11 giugno del 2019, Carlotta Vitale, direttrice artistica della compagnia Gommalacca di Potenza (fondata con il regista Mimmo Conte), raccontava la genesi di un complesso progetto
Nato nel contesto del Cantiere dell’immaginazione – la stagione 2020-2021, il laboratorio Immagini di città del Teatro di Roma rappresenta una traccia ulteriore del percorso di riflessione e osservazione sulla città intrapreso dallo Stabile Nazionale
Ci sono in generale due modi per riempire costruttivamente il tempo sospeso, ossia il periodo in cui l’azione o la creazione diretta è inattuabile: studiare e immaginare. Entrambe sono attività contemplative e di apertura verso
Matteo Garrone è uno degli autori più rappresentativi e significativi del panorama cinematografico italiano. Il suo stile, la sua poetica e il suo modo di raccontare storie sono ben chiari, molto nitidi e definiti, fortemente
Credo di aver visto Manfredi, a teatro, unicamente in una delle sue ultime imprese, a metà degli anni Novanta, ma l’ho sempre ammirato in alcuni dei suoi film (L’audace colpo dei soliti ignoti, Operazione San