Marta Cuscunà è attrice, autrice e performer di teatro visuale, una delle artiste più interessanti nel panorama teatrale italiano per quanto riguarda ricerca, sperimentazione e teatro di figura. Il suo lavoro è stato riconosciuto e
Per chi come me conosce il lavoro di Eugenio Barba assistere a Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa significa spaesamento e stupore; oltre ad essere il primo viaggio registico compiuto da Barba al di
Ancora uno spazio disintegrato, questa volta nell’ampiezza di una sala del Teatro India annichilita di un nero abissale, spazio definitivamente post in cui tutto è già accaduto o sta per compiersi quale ultimo atto di
Salire a Monte di Dio per poi discendere in uno dei suoi ventri, il Teatro Politeama, è un’esperienza quasi mitologica. Se poi il mito è centrale, come nell’ultimo lavoro di Dīmītrīs Papaïōannou, ecco che tutto
La realizzazione di uno spettacolo non è completa senza una scenografia e i costumi ma, ancor prima, ciò che caratterizza un personaggio è il suo volto e, quindi, la sua cura con il cosiddetto “trucco
Si è conclusa l’11 settembre la settantatreesima edizione dell’Estate Teatrale Veronese curata per il secondo anno da Carlo Mangolini. L’ultimo scampolo d’estate e di rassegna è Settembre Classico, sezione della programmazione teatrale dedicata al teatro
Quante memorie in questa idea di scena, quante sopravvivenze, trasfigurazioni, quante eco persistono nel tempo parziale di una attesa, prima che inizi ff_fortissimo, nuovo lavoro in sottrazione di Giuseppe Vincent Giampino che ha debuttato a
Continua a sorprenderci il talento di questa regista e drammaturga palermitana che avevamo applaudito al Teatro Grande di Pompei e condiviso, tra gli applausi, l’emozione di un ritorno agli spettacoli in presenza. Misericordia racconta di
Di fronte all’entrata principale del Teatro India c’è un letto bianco, enorme, che non c’entra nulla con tutto il resto. Incuriosisce. Lo spazio intorno è transennato e non ci si può avvicinare. Soltanto più tardi
Orizzonti Verticali. Un ossimoro fantastico che si ripete da nove anni in Toscana, per la precisione, nel noto borgo di San Gimignano. «Pare che le due torri dei Salvucci abbiano ispirato le Torri Gemelle», osserva