Domenico Iannacone in Che ci faccio qui (la cui ultima stagione si è appena conclusa su Raitre) racconta le storie degli ultimi, dei dimenticati, di quelli su cui nessuno posa lo sguardo. Lui, invece, ha
Lamberto Bava è figlio del grande Mario Bava. Inizia la sua carriera quasi bambino sui set di suo padre, fino a realizzare il suo primo lungometraggio Macabro, prodotto dai fratelli Avati. Da quel momento la
La scena della danza italiana che per comodità chiamiamo contemporanea aggiorna i propri segni di demarcazione molto velocemente, con improvvisi scatti in avanti e repentini arresti su posizioni consolidate del linguaggio, spesso informato, questo (il
Un giovane corpo femminile e un più maturo corpo maschile nuotano nudi sott’acqua cullati dolcemente dal ralenty della ripresa video e dalle struggenti note del Lamento della Fanciulla di Claudio Monteverdi, madrigale con testo di
Quella dello scarabocchiare è un’arte antica di cui ognuno di noi, almeno una volta, ha fatto esperienza, soprattutto durante l’infanzia. Si scarabocchiano i libri, i quaderni, le agende, i muri, i banchi. Si scarabocchia quando
Il 5 maggio 2022 è uscito al cinema Tapirulàn, l’opera prima da regista di Claudia Gerini. Un film particolare, tutto ambientato in un appartamento, dove una psicologa (la Gerini stessa), continua a correre perché correre
Difficile trovare il bandolo. Una mostra come questa, che celebra un gigante e la sua produzione, è un concentrato di sollecitazioni, di fili che ti tirano da una parte e dall’altra e innescano ricordi, pensieri,
Arti performative e nuove tecnologie sono la linfa vitale di T*Danse – Danse et technologie, il Festival internazionale della Nuova Danza di Aosta che si è concluso domenica 8 maggio. Questa sua sesta edizione, sempre
Il secondo film della famosa saga di Downton Abbey si conferma, ancora una volta, come un punto di riferimento per gli amanti del cinema. La sinossi: Violet Crawley, contessa di Grantham, riceve un’inaspettata eredità. Un
La faccia del quadrante Est di Roma è particolare, così piena di dati e memoria da risultare spesso in contraddizione con sé stessa, dalle espressioni schizofreniche. Al di là del pasolinismo affettuoso e un po’