Nel panorama degli attori comici del Novecento, almeno tra quelli più amati nel mondo della rivista e del varietà, in mezzo a Totò, Dapporto, Macario, è una piccola figura, anzi la figura romana del Piccoletto
E poi c’è il Teatro. Qualcosa che si imprime nella retina e addosso allo spettatore tattilmente, febbrilmente, come una marchiatura a fuoco, il teatro non dell’imperio del testo né di altre macchinerie sceniche che ne
Un assolo dalla doppia anima, dalla doppia voce, dalla doppia presenza. Un’Attrice e il suo passato. Un Maestro e la sua grande arte. Fantasmi. Visioni. Ricordi. Sentimenti. Parole. Il teatro – quello onirico, inquieto e
«Un testo di donne scritto benissimo da un uomo». Ricordo che era più o meno questo l’attacco della recensione che Natalia Aspesi fece de L’attesa, in occasione della messa in scena di Cristina Pezzoli, con
Quindici anni di carriera di uno dei più intelligenti, umoristici e anticonvenzionali autori e attori comici italiani, Andrea Cosentino, sintetizzati in quattro giorni di programmazione, dal 31 marzo al 3 aprile, sul palco del TeatroBasilica
Ciò che resta è la terza ed ultima tappa di Esercizi di memoria con Renata Molinari. Tenendo tra le mani i grani di una collana e una cartina dell’Italia su cui è evidenziata la via
Nello svaporamento di senso di un teatro ormai arroccato su quel versante avvizzito ch’è il gusto medio di un pubblico beatamente immune al rischio, la danza continua a sbullonare certezze e a non consolare i
Creare un nuovo sistema culturale metropolitano ridisegnando la geografia culturale della città è una delle tante sfide che Elena Di Gioia, delegata del sindaco alla Cultura del comune di Bologna e città metropolitana, ha davanti
Il teatro è cultura e la cultura può far ridere. Questo è il caso della commedia, a firma di Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, con la regia dello stesso Toni Fornari, L’uomo ideale,
«…Dicono che il mondo lo creò un suono». È il tessuto fonico la vera forza organizzatrice del teatro-poesia di Franco Scaldati. Una stereofonia della carne profonda in cui, prima ancora che sui significati, la parola