Ce lo racconta Gaia Clotilde Chernetich nel programma di sala, questo titolo dello spettacolo così evocativo e pieno di riverberi semantici sta a indicare non soltanto una festa; «Karrasekare è, infatti, una variante del sardo
Una rimodulazione per lo spettacolo dal vivo, con la regia di Marcello Cotugno e l’interpretazione di Euridice Axen e Giuseppe Zeno, della pellicola cult di Lina Wertmüller: Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto
Dal paradiso bianco della giungla metropolitana si va verso l’inferno della foresta rossa, strada obbligata per un nuovo paradiso tinto di nero. È il viaggio capovolto di Qudus Onikeku che con RE: incarnation ha donato
C’è ancora domani non è soltanto un successo di pubblico ma anche un’idea vincente rispetto a tematiche molto diffuse ma raramente approfondite. La regia di Paola Cortellesi, attrice affermata nel panorama cinematografico italiano, è la
Ci sono stati dei momenti in cui mi chiedevo: ma che faccio adesso? La pandemia è stato uno di questi. Invece di stare fermo, ho costruito Il circo delle pulci, uno spettacolo molto piccolo, completamente
Sulla copertina del libretto di sala della prima rappresentazione scaligera di Sport, ballo in otto quadri di Luigi Manzotti con musica di Romualdo Marenco (46 repliche nella stagione 1896/’97) campeggia un ferro di cavallo. L’equitazione,
Presentato nella sezione Freestyle alla recente Festa del Cinema di Roma, l’ultimo lungometraggio di Daniele Vicari Fela il mio dio vivente pare inscritto nel segno della scoperta fin dall’origine. Era il 2019 e, guarda caso
Disfunzionale. Viene definita così la grande famiglia Weston, tre generazioni di conflitti irrisolti che implodono attorno al corpo di un morto, prima ancora di sapere che è morto, il padre e patriarca alcolizzato, scomparso abbandonando
Mi sono sempre chiesto se, quando Ovidio scrisse le Metamorfosi, avesse mai immaginato che la sua storia dedicata all’artista innamorato della statua da lui scolpita, sarebbe riuscita ad attraversare il tempo per tramutarsi in un’opera
Scelta felice quella di Mario Perrotta di tornare al monologo e farsi protagonista assoluto di una pagina, molto poco frequentata, dei racconti di Italo Calvino dove si fa osservazione critica e si analizza la realtà