Ci sono date, nella Storia, che segnano indelebilmente un prima e un dopo. Nel bene, e specie più nel male. Così è per il 6 agosto 1945, quando gli americani fecero esplodere sulla città giapponese
Un combattimento sfinente, un furioso gettarsi nella lotta. La tensione cresce con il passare del tempo, e quasi vorresti che ci fosse ancora tempo, per andare fino in fondo, per comprendere ciò che non è
Proiettato in anteprima alla 74° edizione del Festival di Berlino, nella sezione Forum, Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio, colora di tante sfumature e ricordi un documentario sulla biografia paterna con una decisa volontà di
C’è un bellissimo romanzo, intitolato La figlia unica, della scrittrice messicana Guadalupe Nettel, che affronta in modo sorprendente il tema della maternità. La protagonista osserva, con uno sguardo quasi antropologico, come questo fenomeno prenda vita
La rubrica Esercizi di memoria continua con Massimo Verdastro. Il viaggio condurrà alla scoperta dei crocevia e della formazione dell’attore e regista romano, dai corsi serali alla Scuola delle Arti Ornamentali di Roma alla scelta
Assistere a un festival di teatro per le nuove generazioni, specialmente se non si è particolarmente addentro al “genere” (ma è un genere?), pone alcune questioni immediate. Ad accenderle è forse responsabile quella particolare postura
L’interno di uno studio professionale decorato per sembrare un esterno. Un tavolino su cui poggia un fornello da campeggio. Una pentola con acqua a riscaldare, di cui non conosceremo mai chiaramente l’utilizzo. Servirà a fare
Quando, nel 2020, la Scuola del Teatro Musicale, presieduta da Davide Ienco, pubblicava il primo volume della serie Garinei & Giovannini, le commedie musicali dal 1952 al 1962, realizzato a cura della studiosa Costanza Filaroni
È una delle sedici commedie nuove scritte da Goldoni nell’arco di un anno, in risposta a una sfida con il pubblico veneziano e con il suo impresario. Uno sguardo lucido sugli inganni e gli autoinganni
«Non volevano farmi entrare, e sa perché? Perché alzo l’età media!». Scherza, ma non ha torto l’anziano signore: pochissime biancheggiano le canizie tra i folti trenta/quarantenni, magari anche meno, che fanno pieno il Teatro Vascello.