È stata Miglior opera prima all’ultima Festa del Cinema di Roma, salutata – nell’orizzonte mediano del nostro cinema attuale – come un “piccolo miracolo”. Sulle prime potrà anche avere il sapore del già visto, l’ambiente
«Da azioni scarne e furiose, l’impianto lineare della scena viene scomposto, diviene trincea, campo di morte, riflettendo l’oscurità manifesta e maleodorante del giorno. Come posseduta da una febbre malarica che acceca l’intelletto…» (1) sono le
«Non è una commemorazione: non voglio, non so commemorarti perché gli uomini “vivi” come te non si commemorano. Si ricordano, si amano, si capiscono… quando se ne è capaci». Giorgio Strehler «A
Si chiamano Gruppo della Creta. Sono una formazione nata nel 2015 composta da professionisti under 35. I quindici artisti, organizzatori e tecnici del collettivo lavorano insieme con l’obiettivo di sperimentare i nuovi linguaggi della scena
Mi domando se ci sia qualcosa di funzionale nell’indagare con tanto pathos e altrettanta lucidità le famiglie disfunzionali. Perché dopo le tre generazioni del clan dei Weston, immortalate dalla commedia di Tracy Letts che è
Il Macbeth di Roberto Latini entra in scena inclinando la testa, sforzando gli occhi a guardare in fondo, nella nebbia, là dove tre streghe nominano l’innominabile. Dal momento in cui le “sorelle fatali” profetizzano l’ascesa