Stanlio e Ollio – amici fino all’ultima risata è stato scritto come un testo corale, curato dallo stesso gruppo di attori che erano ben consci, come viene indicato nelle note della cartella stampa, che lo «scrivere una commedia sulla loro (Stanlio e Ollio) vita artistica è un’impresa impossibile, visti la quantità di film girati e il materiale archiviato su di loro. Eppure, della loro vita privata sappiamo poco. Abbiamo così voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni. La narrazione delle loro vicende è contaminata anche da battute, citazioni e gags tratte dai loro film, perché forse è proprio così che Stan Laurel scriveva e trovava le idee più esilaranti».
Di fatto, per i cultori del più grande duo comico della storia cinematografica, le biografie accreditate sono alcune dozzine (anche se, credo, l’unica “autorizzata” sia quella del 1961 Mr. Laurel and Mr. Hardy realizzata da John McCabe, presentata in Italia col medesimo titolo e pubblicata da Sagoma Editore). Fonte, non primaria, ma sicuramente rilevante il film, del 2018, Stan & Ollie diretto da Jon S. Baird tratto dal volume di A.J. Marriot, Laurel & Hardy – The British Tours, del 1993.
La commedia ha, per grandi linee, una impostazione “amarcordiana” della narrazione. Si usa l’espediente del narratore interno, a conoscenza dei fatti del passato, per ripercorrere le loro carriere sin dalla formazione del duo voluto da Hal Roach, produttore di talento che aveva già ingaggiato Harold Lloyd, Charley Chase e Harry Langdon per citarne alcuni, pur partendo dalla fine ovvero dalla loro ultima, mitica, tournée teatrale in Europa quando la loro fama cinematografica, in America, era declinata e quando il successo della coppia era divenuto leggenda a causa della morte di Hardy.
Stanlio e Ollio – amici fino all’ultima risata è un lavoro leggero e garbato, poetico, pieno di brio e con dei ritmi recitativi spesso forsennati (tanto da richiamare alla mente Rumori fuori scena).
Molte gags e inserzioni canore, accompagnate dalle coreografie di Fabrizio Angelini, impreziosiscono questa messa in scena – in due atti – che procura sincera ilarità e cattura l’attenzione dello spettatore. Particolarmente gradevole la classica gag delle “torte in faccia” nonché alcune di comicità “fisica”, tipiche dello slapstick, che tendono a ripetere alcune delle situazioni più divertenti create dai due comici sul grande schermo.
Le scene, realizzate da Alessandro Chiti, ben incastonano l’evolversi degli eventi e sono perfettamente funzionali alle necessità attoriali. Gradevoli le luci curate da Marco Laudando anche se, alla serata cui ho assistito (forse per problemi del palco, realizzato all’aperto), tendevano a proiettare ombre eccessivamente marcate sui volti degli attori, penalizzandone l’espressività. Coerenti con l’ambientazione le musiche originali di Claudio Junior Bielli.
Ottime le capacità di tutto il gruppo. Meritevole il lavoro di Franco Mannella e di Federica De Riggi assieme a quello di Valentina Olla, Sabrina Pellegrino e Giacomo Rasetti che hanno dato prova di estrema professionalità e capacità artistiche. Veramente piacevoli le inserzioni canore della De Riggi e della Olla.
Per quanto concerne i protagonisti, Claudio Insegno e Federico Perrotta, hanno dato vita ai “loro” Stan e Oliver senza cadere nel facile tranello di imitare gli stilemi sonori dei maggiori doppiatori nostrani (ricordiamo che alcuni film furono doppiati da nomi del calibro di Alberto Sordi, Carlo Cassola, Mauro Zambuto, Elio Pandolfi, Carlo Croccolo, Enzo Garinei…) e questo fa loro onore perché hanno trovato un modo credibile e personale per approcciarsi ai due comici, senza tradirne l’immagine nei confronti del pubblico. Consiglierei, però, di porre maggiore attenzione alla dizione evitando alcune inflessioni regionali.
Stanlio e Ollio è uno spettacolo non facile da portare in scena, soprattutto all’aperto, in una delle più torride giornate estive della capitale (nel pomeriggio il termometro aveva raggiunto i 41 gradi). Sul palco la fatica ha, evidentemente, penalizzato il gruppo che, tra l’altro, ha dovuto agire con indosso gli stupendi costumi realizzati da Graziella Pera. Costumi perfetti, ma ragionevolmente pensati per un teatro al chiuso, in inverno, e non nell’afosa situazione climatica della serata che acuiva lo stress fisico del cast. Nel secondo tempo, infatti, la fatica degli attori si è resa evidente in particolar modo quando, nell’affrontare le gags dello slapstick, i tempi di reazione si sono, inevitabilmente, dilatati.
In generale siamo di fronte a un lavoro di ottimo livello che incontrerà, nella prossima stagione teatrale, 2023/24, il pieno favore del pubblico. Sono sicuro che Stanlio e Ollio, ovunque siano ora, accetteranno con orgoglio, l’omaggio fatto loro con la benevolenza di chi, da attore, è ben conscio di quanto sia difficile suscitare una sana risata liberatoria.
Stanlio e Ollio – amici fino all’ultima risata
regia Claudio Insegno
con Claudio Insegno, Federico Perrotta, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Franco Mannella, Giacomo Rasetti e Federica De Riggi
scene Alessandro Chiti
costumi Graziella Pera
coreografie Fabrizio Angelini
musiche originali Claudio Junior Bielli
luci Marco Laudando
produzione UAO Spettacoli e TSA Teatro Stabile d’Abruzzo.
Teatro Tor Bella Monaca, Roma, 18 e 19 luglio 2023.