Ci è capitato di vedere, a distanza di poche ore, due opere che, in forme diverse, si concentrano sui dispositivi della visione e sull’essenza spirituale di alcune città italiane la cui bellezza travolge e ferisce.
È iniziato il Festival Equilibrio promosso dall’Auditorium Parco della Musica ma, nel frattempo, altri appuntamenti con la sintassi coreutica si imprimono in alcuni spazi romani in una continuità decisamente ricettiva, di grande “ascolto”, quasi a
Essere tornati a vedere al TeatroBasilica Diario di un dolore, lo spettacolo del 2020 con Astrid Casali, è un’occasione per provare a ricostruire il percorso di Francesco Alberici come drammaturgo, da quella prova al più
Si chiamano Gruppo della Creta. Sono una formazione nata nel 2015 composta da professionisti under 35. I quindici artisti, organizzatori e tecnici del collettivo lavorano insieme con l’obiettivo di sperimentare i nuovi linguaggi della scena
Roberta Nicolai persegue una linea compositiva che va sempre di più chiarificandosi con il tempo, cosicché il festival Teatri di Vetro, giunto alla sua diciottesima edizione quest’anno, sembra assumere finalmente la fisionomia di un corpo
«(…) Io sono della stirpe degli alberi. /Mi turba respirare l’aria infetta. / Un uccello morto mi consigliò di non dimenticare il volo./ Fine di ogni impeto/ è giungere alla luminosa essenza del sole/ e immergersi
Riaprire un teatro chiuso, in una città come Roma, è la scelta audace di dissodare un campo per renderlo fertile. Ma quando questo è un teatro universitario, può nutrire un intero ecosistema culturale connettendo ricerca,
L’ottava edizione di Ai Confini dell’Arte, progetto crossdisciplinare ideato e curato dal gruppo Margine Operativo, trova spazio e tempo d’esistere a Roma, tra i quartieri di Torpignattara e del Quadraro. È radicata nell’identità dei due
Promuovere un teatro popolare dal basso, per renderlo accessibile e divulgarlo; dare spazio di espressione alle compagnie emergenti, che non hanno visibilità in altri canali; fare rete e garantire cultura. È la sfida e il
Coincide con questo tempo istoriato di sovrapposizioni e disseminazioni e lasciti, quando non di sfalsamenti temporali e di messa in crisi dello “spettacolo”, lo sguardo di cui si sono fatti portatori i progetti Dancing Days