Raccontarsi e raccontare è da sempre il bisogno primario di ciascuno di noi. Ogni arte muove i passi dalla costante ricerca di sé, un sé che si muove nel tempo e nello spazio.
La ricerca è per ogni artista una risorsa, un moto innato, una mira imprescindibile nelle più disparate formule retoriche o nelle più avanguardistiche espressioni di rottura perché l’arte non ha mai reciso questo rapporto profondo col sé.
Sonia Ziccardi, autrice della raccolta di poesie Spoglia (Edizioni Progetto Cultura, Roma, euro 10,00), è una straordinaria cantante di jazz, elegante e raffinata, tanto nel fraseggio quanto nello stile. La sua visione del mondo, di quello che la circonda o che la coinvolge, è però una percezione a tutto tondo in cui le arti si incontrano e si confrontano, un posto in cui l’artista mescola e unisce diversi codici comunicativi per riflettere la propria verità.
La musica, la scrittura e le immagini catturano da sempre l’attenzione di Sonia e da lì si sviluppa l’idea di una complicità sinergica tra le diverse forme d’arte.
Muove i primi passi nella scrittura fin da bambina, fermando il tempo sulla carta, scrivendo versi, frammenti dei propri sentimenti e miniature dei propri ricordi. Immagino che in molti abbiano vissuto l’esperienza di prendere un foglio di carta e raccontare di sé e, con altrettanta fantasia, immagino che tutti abbiano provato una strana emozione nel rivedersi in quelle parole, plausibilmente dopo qualche tempo. Questa sensazione rende esplicita la difficoltà che ogni artista incontra nel mettersi a nudo in maniera permanente: ogni fatto artistico, piccolo o grande che sia, ha la caratteristica di oltrepassare il limite del tempo e di rimanere inciso da qualche parte, tramite un inchiostro su carta o inciso su di un nastro.
La raccolta poetica di Sonia Ziccardi dichiara il coraggio di “spogliarsi” attraverso la poesia. Come un germoglio nel pieno del lockdown, la creatività sboccia ed è in quel momento che la poetessa inizia definitivamente a scrivere e a raccogliere i suoi versi. Opera prima per la giovane autrice, la raccolta Spoglia nasce dall’amicizia artistica con Paola Oliva, autrice della prefazione del libro, la quale afferma: «consiglio onestamente la lettura di questa breve raccolta per ritemprarsi l’anima e trarre giovamento da un giovane pensiero che a tratti esalta e a tratti, sinceramente, commuove».
Il libro è una raccolta intima e sincera, delicata e tangibile che tocca le emozioni umane. Le emozioni scorrono lo spettro infinito dei nostri colori, ci ricordano le parti di noi che ci accomunano silenziosamente gli uni con gli altri ma con le quali, spesso, siamo in conflitto. Come si riflettessero in uno specchio le poesie vengono accompagnate dalle illustrazioni di Raffaele Marando che, specchiandosi a fronte del testo, portano a “galla” le immagini “sommerse” racchiuse nelle parole dell’autrice.
Sonia Ziccardi ci racconta un viaggio emozionale con un ritmo garbato, trasportando e coinvolgendo il lettore nei suoi turbamenti e nelle sue verità. Il riflesso dell’artista è cantato dalle strofe delle poesie, in cui il dolore dell’esperienza si bilancia con la meraviglia dell’amore e con lo stupore della luce quando illumina la verità dell’artista.
«È stato un atto di coraggio verso me stessa ovviamente, spogliarsi di alcuni miei punti di vista, di alcune verità tangibili e relative, spogliarsi del superfluo ma a volte anche di quello di cui normalmente si avrebbe bisogno. Spogliarsi come sinonimo di lasciarsi andare e lasciare andare tutto, eccetto che la propria integrità morale e intellettuale, a cui sono dedita. Niente compromessi con sé stessi in primis e con gli altri infine. Questo è il mio messaggio: rispettarsi».