Comincio con un confronto indotto dalla circostanza. Dopo avere assistito a Il figlio di Florian Zeller, andato in scena al Teatro Parioli di Roma subito dopo Agnello di Dio, immagino primo testo teatrale scritto dal
“Eccezionale”, “emotivamente penetrante”, “un coming of age potente e folgorante”: Close del regista belga (fiammingo) Lukas Dhont, classe 1991, merita tutti gli aggettivi e i riconoscimenti che gli sono stati attribuiti: dal Grand Prix al
Alcuni lo chiamano consenso preconcetto e forse hanno ragione. Fatto sta che ci sono artisti a cui siamo debitori: di emozioni, conoscenze, scelte importanti, svolte decisive nel nostro percorso tortuoso e bizzarro di testimoni di
«Papà, cumi ti sèntisi?». «Cumi a na frunna ncapu a l’albiru». «Allura, m’agghia mitti d’accordo c’u vìantu» («Papà, come ti senti?». «Come una foglia sull’albero». «Allora mi devo mettere d’accordo con il vento»). Questo frammento
Se andando a teatro per assistere ad una replica del musical Vlad Dracula pensaste di assistere ad una trasposizione scenica cantata e musicata – sic et simpliciter – del romanzo epistolare scritto da Bram Stoker
Nella lunga stagione da gennaio a maggio che il centro nazionale per la danza “Orbita – Spellbound” presenta a Roma in questo 2023, in linea con l’approccio che gli è proprio nell’omaggiare tradizioni non poteva
Fino al 29 gennaio è di scena al Teatro Argentina di Roma Interno Bernhard formato dal dittico Il riformatore del mondo e Minetti – Ritratto di un artista da vecchio. Regia di Andrea Baracco, produzione
Il 13 dicembre scorso è andato in scena presso il Teatro Centrale Preneste di Roma lo spettacolo Krill – il mare in una stanza, trasposizione teatrale del poema Krill di Gabriele Belletti (opera pubblicata da
Così grasso da spezzare con il suo peso la corda del boia. Questo il motivo per cui un giovane condannato a morte viene risparmiato, almeno provvisoriamente. Questo: non altro. Il fatto che sia obeso, oltremodo
Quando la sera del 3 gennaio 2023 il sipario del Teatro Sala Umberto si è aperto sulla fantasiosa scenografia di Carlo De Marino, illuminata dagli effetti di Luigi Della Monica, realizzata per La cantata dei