«L’insegnamento di Orazio Costa aveva come cardine la recitazione in versi … Recitazione corale in cui dovevamo tenere quei ritmi che lui voleva da noi. A prima vista, un lavoro esteriore, ma in quel recitare
L’erranza rappresenta un’interrogazione politica della città, scrive Nicolas Bourriaud, una scrittura in cammino, critica dell’urbano considerato come la matrice degli scenari in cui ci muoviamo. Del mondo periferico, d’altronde, che irrompe nell’autoreferenziale equilibrio occidentale il
I gesti compiuti da Gesù nella distribuzione dei pani sono tra i suoi più caratteristici. In essi quasi si identifica: «Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano
Rimaniamo così, attoniti, quasi storditi, increduli seppure questa sua assenza prolungata, questa astenia di informazioni sulla sua persona ci avessero fatto prefigurare il peggio ancor prima che accadesse. La fine terrena di Franco Battiato è
In Argentina, nel 1973, nella fase autoritaria del governo Perón, la Comuna Baires (1), di cui facevo parte, fu invitata al Festival di Nancy, in Francia. Al ritorno, uno dei miei compagni, Horacio Czertok, fu
Quest’anno le premiazioni dei David di Donatello si sono svolte in due set romani per rispettare il distanziamento anti Covid 19: il Teatro dell’Opera, dove erano ospitati i vincitori dei premi tecnici, e gli studi
Figura poliedrica nella formazione della danza quale ambito di espressività e capacità sia individuale che di relazione creativa e di crescita, Laura Delfini è insegnante e studiosa del movimento e della danza nella visione labaniana.
Giornalista d’inchiesta e inviata per Rai e Mediaset, oggi Francesca Parisella è alla guida di Anni 20, programma di approfondimento giornalistico che va in onda il giovedì in prima serata su Raidue. Francesca coordina una
A Roma, dopo il Teatro Vascello e il Teatro di Roma, anche il Teatro Lo Spazio, situato alle spalle della Basilica di San Giovanni, è approdato nell’era post-covid riaprendo le sue porte lo scorso 6
«Come entrare in un’opera come quella di Kafka? Un’opera che è un rizoma, una tana?». Si apre così il testo Kafka. Per una letteratura minore, scritto a quattro mani da Gilles Deleuze e Félix Guattari.