Giunto alla 62° edizione, il Festival di Spoleto non delude le aspettative del suo pubblico confermandosi manifestazione d’arte versatile ed originale. Il programma della sezione danza si apre con un’impressionante creazione in tre atti della
Addentrarsi nel bosco, scoprire una radura. Affrontare il sentiero sapendo che oltre a ciò in cui siamo immersi – lo insegnava René Daumal – la salita porta innanzitutto a scoprire qualcosa di noi, a interrogarsi
È sempre complicatissimo approcciarsi alla recensione di un film del genere. In primis perché sono un grandissimo fan degli eroi Marvel, e poi perché giudicare un film ricco, se non pieno, di effetti speciali rende
È una modalità ricorrente in Virgilio Sieni quella di scomporre o assommare il “senso” di un tema o di una matrice (storica) di riferimento, per ridefinire lo stesso codice della danza in un corpo o
La conferenza-spettacolo I fiori del male, o la celebrazione della violenza di Sergio Blanco è composta da ventotto brevi esposizioni sul tema dei rapporti tra violenza e letteratura, seguite da una breve introduzione e un
«Noi selezioniamo ciò da cui ci dichiariamo determinati, noi ci presentiamo come i continuatori di coloro che abbiamo reso nostri predecessori». (Pouillon, 1975) Cosa sopravvive della memoria di un popolo, quali le singole tradizioni culturali
Possiamo partire dalla fine, con Latini “in exitu” dallo spettacolo, stremato ma non “consunto”, provato ma non sfatto da questo monologo testoriano a più voci dalle molteplici sfumature e anime, scritto nell’ormai lontano 1988, con
Il 6 e il 7 giugno presso la Fondazione Merz, all’interno della XXIV Edizione del Festival delle Colline Torinesi, è andato in scena Scavi – a cura di Deflorian-Tagliarini – un progetto collaterale allo spettacolo
La storia à la nostra memoria mentre l’oblio è il punto in cui la coscienza termina a causa dalla perdita delle conoscenze pregresse. Tutti siamo in grado di focalizzare il periodo storico dell’ascesa al potere
Immaginate una nave senza mare. Una nave che attraversa campi, paesi, città silenziose circondate da montagne. Immaginatela lunga ventisette metri e larga sei, adagiata su due carrelli trainati da una motrice e costruita in policarbonato e