Enzo Cosimi è forse l’unico danzatore-coreografo della sua generazione (pochi altri di quelle successive) che ostinatamente insiste nel “guardare” quello spazio reale dell’esistenza, quella sfera intima ch’è politica perché mai scissa da un legame sociale,
Lo scorso 11 marzo, in una replica speciale al Teatro Ulpiano di Roma destinata esclusivamente alla stampa, ho assistito allo spettacolo Beauty Dark Queen (lo strano caso di Elena di Troia) – realizzato dalla Compagnia
Lo spettacolo Affabulation, dopo una prima messa in scena alla Corte dei Miracoli di Siena, arriva a Parigi, al Théâtre de Verre. La Compagnia La Belle Famille, diretta da Stéphane Lambion, ci trascina in un
« (…)Sempre devi avere in mente Itaca – raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei
«Liberare la voce vuol dire liberare la persona». Come uno slogan pubblicitario, la citazione di Kristin Linklater (vocal coach e insegnante che ha trasformato la visione della tecnica vocale) illumina le pareti del Palazzo delle
Di Josep Maria Miró, drammaturgo catalano, classe 1977, si sente parlare da qualche anno anche in Italia. Forse “galeotto fu” il Progetto WRITE, la residenza creativa di autori per il teatro di ogni nazionalità nella
Propongo ai lettori alcune riflessioni che credo non del tutto scontate, anche e soprattutto alla luce dell’ennesima stagione teatrale invernale che si sta ormai concludendo, in attesa di quella estiva nella quale e per la
Al Teatro Vittoria di Roma, la tragedia Romeo e Giulietta incontra la visione del coreografo Fabrizio Monteverde in una proposta assolutamente moderna. La struggente storia d’amore di William Shakespeare è ambientata, dalla splendida cornice di
Il tema del lavoro è stato ed è una costante di quel teatro che cerca di cogliere nell’incommensurabile verità del quotidiano una opportunità scenica, una modalità spesso rivelatasi in passato cruccio civile a ridosso del
La bellezza degli allestimenti (più di duecento), prolungamento di un pensiero in continuo movimento, l’inconfondibile direzione d’attore, la creazione stratificata dell’oggetto scenico, hanno fatto di Luca Ronconi un maestro riconosciuto in tutto il mondo. Pochi