Danio Manfredini è una di quelle figure nel panorama del teatro italiano che travalica il confine percettivo dell’esperienza scenica e incontrare i suoi lavori, di fatto, per lo spettatore, significa dover scardinare gli abituali codici
Matteo Rovere e la sua grande abilità con la macchina da presa rendono giustizia a una tradizione cinematografica italiana che, inesorabilmente, sta dimenticando la sua “primordiale” qualità. Il Primo Re, la pellicola sulla fondazione di
<<Chi è l’amica geniale se non colei capace di raccontarci meglio di come noi stesse faremmo?>>. È questa una delle frasi pronunciate da Lenù nella seconda parte dello spettacolo Storia di un’amicizia. Essa ben riassume
Clint Eastwood torna a dirigere e a interpretare un film ispirato ad una storia vera, così come gran parte delle sue pellicole degli ultimi dieci anni da Changeling a Invictus – L’invincibile, da J. Edgar
La pianista croata Antonija Pacek arriva a Roma per presentare in anteprima italiana il suo nuovo album, Il Mare. L’appuntamento è per domenica 24 febbraio all’Auditorium Parco della Musica, presso la sala Teatro Studio Borgna,
Geppi Di Stasio, commediografo, regista e attore ha voluto rendere un tributo scenico a Massimo Troisi scrivendo: Mo’ me lo segno, un lavoro teatrale di “assemblaggio” realizzato tra realtà e ispirazione intuitiva, tra fatti concreti
Capolavoro indiscusso della letteratura mondiale, I fratelli Karamazov di Dostoevskij (1880) è un’opera che, a partire dai primi del Novecento, ha spesso attraversato le scene russe ed europee sottoponendosi alle visioni e re-visioni di registi
Pazzi di libertà – Il teatro dei Chille a 40 anni dalla legge Basaglia è il libro edito da Pacini Editore che ripercorre orme e ombre di un percorso che intreccia temi diversi, primo fra tutti la conversione
Alcune commedie hanno la sola finalità di far ridere, altre – sebbene abbiano il medesimo obiettivo – hanno anche l’intento di offrire agli spettatori qualche spunto di discussione e di riflessione. Call center 3.0, lavoro
«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne.