Aggiungi un posto a tavola è la commedia musicale italiana più conosciuta al mondo. Se Rugantino fu il primo prodotto delle “Broadway sul Tevere”, esportato all’estero nella mitica trasferta a New York del 1964, la
Questo Faust ebbro come un Werther me lo sono proprio goduta. È la sensazione che mi hanno lasciato le quasi due ore di spettacolo in cui una solidissima compagnia di under trenta o appena un
Quando pensiamo al teatro di Čechov, pensiamo essenzialmente alle corde malinconiche di una levità nostalgica che racconta, pur con sfumature diverse di opera in opera, l’impossibilità di cambiare la vita, le aspirazioni deluse di uomini
Il musical West Side Story, rappresentato per la prima volta a New York il 25 settembre 1957, è un esempio lampante di come la scena e la musica possano spiegare ad un’ampia fascia di pubblico
Pochi giorni prima del debutto di questo atteso Re Lear di Gabriele Lavia chiedo a Federica Di Martino, Goneril, se ci sarebbero state anche qui le di lui belle ossessioni, gli oggetti feticcio che il
Tommaso Ragno in veste di attore e regista è tornato all’Argot Studio di Roma dal 21 al 23 novembre, aprendo la stagione 2024/2025 con uno spettacolo tratto dal celebre racconto di Franz Kafka, Una relazione per
Chi decide il valore produttivo, strutturale, ottimale del tempo? Quanto sfruttamento e precarietà, produttività e performatività sono condizioni comuni e disfunzionali di molte esperienze lavorative – dal settore agricolo a quello culturale? Come ribaltare e
«C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le
E alla fine arriva quel colpo di vento che spazza via cattive abitudini e buone confortanti maniere, inutili contrapposizioni tra teatro cosiddetto di tradizione e teatro cosiddetto di ricerca, tra teatro brillante e teatro impegnato,
Stando ai dati più recenti il suicidio sarebbe la seconda causa di morte tra i dieci e i venticinque anni. Giovani, ragazzi, bambini. Vittime di un malessere che non trova le parole per essere detto