Un tavolo, una ragazza giovanissima e un ragazzo altrettanto giovane che prende il caffè. Forse parlano. Forse parla lui soltanto. Lei lo osserva e gli versa lo zucchero, un cucchiaino, due, tre, quattro. Tanti cucchiaini
La sera del 3 marzo, appena passata, ho ripreso dopo oltre due anni, tra pandemia e problemi personali, a godere appieno di uno spettacolo teatrale, grazie all’ambiente suggestivo, originale, ospitale, del romano Teatro Basilica, sostenuto
Rivolgo una domanda a chi vorrà rispondere perché io, dopo decenni di assidue frequentazioni teatrali, la risposta non ce l’ho. Mi si è ripresentata tre volte in queste ultime due settimane dopo avere assistito a
La commedia di Gianni Clementi Ben Hur, come ho scoperto da una piacevole chiacchierata fatta col suo autore, è un testo scritto su “ordinazione”, nato per essere messo in scena dal duo artistico Triestino-Pistoia (recentemente
In gita scolastica, specialmente quando hai tredici anni, può succederti di tutto. Ma quello che non puoi proprio immaginare in quei giorni è di restare incinta. Tra tutte le esperienze, quella della gravidanza, è in
Zio Vanja di Čechov nel 2023 è attualissimo. La messa in scena di Roberto Valerio vede protagonista Giuseppe Cederna nel ruolo di Vanja, ma non limita a questo personaggio le emozioni della storia. I centri,
Se, a livello di piccole produzioni, è ancora possibile incontrare – magari per sbaglio, per pura fortuna o per ostinazione – atti solitari di resistenza poetica, è assai raro registrare, tra le ultime novità confezionate
Comincio con un confronto indotto dalla circostanza. Dopo avere assistito a Il figlio di Florian Zeller, andato in scena al Teatro Parioli di Roma subito dopo Agnello di Dio, immagino primo testo teatrale scritto dal
Alcuni lo chiamano consenso preconcetto e forse hanno ragione. Fatto sta che ci sono artisti a cui siamo debitori: di emozioni, conoscenze, scelte importanti, svolte decisive nel nostro percorso tortuoso e bizzarro di testimoni di
«Papà, cumi ti sèntisi?». «Cumi a na frunna ncapu a l’albiru». «Allura, m’agghia mitti d’accordo c’u vìantu» («Papà, come ti senti?». «Come una foglia sull’albero». «Allora mi devo mettere d’accordo con il vento»). Questo frammento