Un grande velo scuro chiude alla vista del pubblico la macchina scenica dove, da lì a poco, si (dis)articolerà la tragedia più nota e più teatrale di sempre. Alle sue prime battute, l’Amleto diretto da
Ha ragione Paolo Nutini quando canta Through The Echoes (brano tratto dal suo ultimo struggente lavoro discografico), il nostro modo di stare al mondo riconosce nelle eco quel “possesso” di uno spazio soggettivo che resiste
La commedia musicale Il marchese del Grillo, riadattamento dell’omonima pellicola del 1981 di Mario Monicelli (con un ineguagliabile Alberto Sordi), è stata scritta da Gianni Clementi, Enrico Montesano e Massimo Romeo Piparo e portata in
È ancora uno spazio scenico in divenire, sembra farsi nel mentre accade, mentre prendono parola i performer, anzi la orchestrano (la danzano), uno spazio “esposto” quello de L’Angelo della Storia dei fiorentini Sotterraneo, lavoro giunto
A teatro, non possiamo più andare come se fosse un gesto della quotidianità. Per una semplice ragione: perché la quotidianità non esiste più. Se non nel mondo dell’illusione. Nel reale, si depositano in ogni istante
Tutti pazzi per mamma, commedia scritta da Luca Giacomozzi, è un’occasione di sano divertimento. L’opera è un copione farsesco stilato sulle capacità attoriali degli interpreti che danno il massimo, tra frizzi e lazzi, per non
La generazione d’argilla va in scena. Con le angosce che derivano da una fase storica che gli adulti faticano a interpretare, figuriamoci gli adolescenti. Ma anche con la straordinaria capacità di leggere dentro se stessi,
Quando le luci si spengono e l’orchestra comincia a intonare la musica di Kurt Weill, si ha la sensazione che ciò a cui si sta per assistere sia a tutti gli effetti un evento. Vedere
Ha debuttato alla sedicesima edizione del VIE Festival presso il Teatro Ermanno Fabbri di Vignola il nuovo lavoro scenico di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, chiavi di volta dell’ensemble lacasadargilla che ha una configurazione
«Cos’è casa? Dove sei tu, quella è casa». È intorno a questa frase che ruota l’ultimo lavoro di Tamara Bartolini e Michele Baronio. Un’opera video – (terza tappa di un progetto complesso: la prima è