«Ho detto che non voglio e non voglio». È con queste parole risolute che Cosimo Piovasco di Rondò, il protagonista de Il barone rampante di Italo Calvino, rifiuta a gran voce il piatto di lumache
Si parte dalla fine, dal dibattito post-spettacolo. Da sette sedie che un uomo vestito di nero dispone sul palco. Il suo nome è Peter Seynaeve e si presenta come il responsabile dei ragazzi, 1 bambino
Un’immagine che non manca mai ad Attraversamenti Multipli, il festival romano ideato e organizzato da Margine Operativo, che dallo scorso anno ha preso vita al Parco di Torre del Fiscale, e ritornato quest’anno dal 15
Lo scorso anno, in occasione di Attraversamenti Multipli 2023 (Festival ideato e curato dal gruppo Margine Operativo con la direzione artistica di Alessandra Ferraro e Pako Graziani), avevamo pubblicato su Liminateatri.it le nostre riflessioni intorno
Ci siamo tutti più volte imbattuti nell’esclamazione del Galileo brechtiano: «Sventurata la terra che ha bisogno di eroi», risposta a quella di Andrea Sarti, che accompagnava l’abiura dinanzi all’Inquisizione, «Sventurata la terra che non ha
L’insufficienza del presente a trattenere quel fiume carsico ch’è l’eversione del corpo, la nervatura esposta e desiderante anche solo nello sguardo, tracce iconiche di comunità che si ritrovano in ambienti fuori controllo disseminate come indizi,
Senza dubbio Hotel Dante è uno degli spettacoli più interessanti e innovativi della scena contemporanea e, se a un pubblico abituato alla gestione “passiva” di un lavoro teatrale può lasciare perplesso o anche far storcere
Il successo di Fame, il film musicale del 1980, divenuto poi serie televisiva nel 1982 (con remake del 2009), è probabilmente dovuto al fatto che il plot segue la crescita, emotiva e performativa, dei protagonisti,
Un combattimento sfinente, un furioso gettarsi nella lotta. La tensione cresce con il passare del tempo, e quasi vorresti che ci fosse ancora tempo, per andare fino in fondo, per comprendere ciò che non è
C’è un bellissimo romanzo, intitolato La figlia unica, della scrittrice messicana Guadalupe Nettel, che affronta in modo sorprendente il tema della maternità. La protagonista osserva, con uno sguardo quasi antropologico, come questo fenomeno prenda vita