Che le maschere della commedia dell’arte portassero in sé una parentela con il regno dei morti, per via della loro natura ambigua, “organica-inorganica”, Roberto Latini deve averlo sempre pensato. Non avrebbe, altrimenti, potuto farne l’oggetto
Come si può salvare un consolidato matrimonio in calo di desiderio e in crisi di comunicazione? È questo che deve chiedersi Alice prima di recarsi, col marito Enrico, in una lussuosa camera di albergo per
Ciò che magicamente scaturisce nel pubblico, sin dalla prima scena, è una sorta di familiarità visiva. O meglio, una naturale adesione a quel codice teatrale limpido, semplice, scevro di orpelli e segni superflui cui Peter
Una fila interminabile di uomini che camminano silenziosi ai bordi di una strada senza bordi, alla periferia di Tirana. E poi: donne salvadoregne che portano oggetti pesanti sulla testa e le spalle, in un tragitto
Per cominciare una nota a margine. Andando a memoria, solo agli applausi de La trilogia della villeggiatura diretta da Toni Servillo, la compagnia tutta era uscita insieme. Nessuna gerarchia, nessuna chiamata o richiamata individuale, nessun
Cosa c’è all’origine di un’ossessione letteraria? Cosa ci spinge a rileggere le stesse pagine di un autore, a tornare ripetutamente negli anni a quella scrittura che più di ogni altra è stata in grado di
C’è quel suono d’organo in una strada del centro di Roma o Venezia che ti richiama nella chiesa umida a sedere in punta di panca nella navata barocca, invasa dal profluvio delle note, in contemplazione
Per una non patita di fantascienza come la sottoscritta, la visione di Consigli per sopravvivere in natura, spettacolo presentato al Teatro India da lacasadargilla all’interno della rassegna IF/INVASIONI (dal) FUTURO_DARK AGES, è stata senz’altro un’occasione.
Se il teatro è luogo della cultura per eccellenza, la televisione è – almeno ancora – quello “spazio-arena” in cui si possono discutere argomenti “scottanti” non solo di politica, di cronaca o di attualità, ma
Stanlio e Ollio – amici fino all’ultima risata è stato scritto come un testo corale, curato dallo stesso gruppo di attori che erano ben consci, come viene indicato nelle note della cartella stampa, che lo