Dal minimalismo di un appartamento milanese all’atmosfera quasi gotica di una palestra di pugilato in Germania. È questo il cambio di scena radicale – il passaggio dalla dimensione del vuoto a quella del riempimento totale
Il 30 giugno scorso, al Parco di Torre del Fiscale di Roma abbiamo assistito alla performance di teatro/danza Un’altra Medea di Margine Operativo. L’opera – inserita nel programma, ricco e articolato, del festival Attraversamenti Multipli
Oggi si direbbe bipolare. Ciclotimico. Uno che cambia di umore di stagione in stagione, o di giorno in giorno, o di ora in ora. Bianco o nero, depresso o euforico, buono o cattivo, a seconda
Del mondo di fuori resta un riverbero lontano, l’eco di un combattimento estenuante, qualcosa che non ha fine. L’ultima edizione di Primavera dei Teatri si è presentata così, agli occhi di chi l’ha attraversata. Una
Quando sopravvivere costa più che morire. È il sottotitolo de La Strage, ultimo spettacolo di Dario Costa, regista bergamasco di origine e romano di adozione che, dopo il precedente lavoro quasi omonimo, St(r)age, realizzato insieme
È talmente noto questo spaccato di storia umana e politica del nostro Paese che la domanda sorge spontanea: ha ancora senso proporre oggi uno spettacolo su Rita Atria, la giovanissima testimone di giustizia che (si
«I personaggi ammirevoli in cui il sistema si personifica sono ben noti per non essere ciò che sono: sono divenuti grandi uomini scendendo al di sotto della realtà della minima vita individuale, e tutti lo
Una luce si fa spazio lentamente nel buio della sala, come irradiandosi tra le foglie degli alberi, espressione a cui la cultura giapponese ha trovato una parola – komorebi – intraducibile nella nostra lingua. Così
È uno spettacolo che viene da lontano e riparte da Ballarini, ultimo episodio della Trilogia degli occhiali, dove esseri umani che il dolore, la povertà, la vecchiaia hanno reso invisibili, rivivono in palcoscenico momenti importanti
Il progetto Congiunzioni a cura di Fabio Biondi al Teatro Basilica di Roma vede una serie di appuntamenti di autrici che innervano quella scena teatrale magmatica e portatrice di segni indelebili nella “disfunzione” evocativa tra