Il 10 giugno 2022 parte Attraversamenti Multipli, realizzato da Margine Operativo. Un festival che negli anni si è distinto per la sua capacità di creare una forte interazione tra luoghi, artisti e spettatori in nome
Un cortile dedicato all’infanzia negata. Una panchina bianca e tante barchette di carta che fanno da cielo. Siamo a Vittoria, centro del ragusano dove ogni anno è imperdibile Scenica Festival, organizzato dall’Associazione Santa Briganti e
La scena della danza italiana che per comodità chiamiamo contemporanea aggiorna i propri segni di demarcazione molto velocemente, con improvvisi scatti in avanti e repentini arresti su posizioni consolidate del linguaggio, spesso informato, questo (il
Arti performative e nuove tecnologie sono la linfa vitale di T*Danse – Danse et technologie, il Festival internazionale della Nuova Danza di Aosta che si è concluso domenica 8 maggio. Questa sua sesta edizione, sempre
La faccia del quadrante Est di Roma è particolare, così piena di dati e memoria da risultare spesso in contraddizione con sé stessa, dalle espressioni schizofreniche. Al di là del pasolinismo affettuoso e un po’
Quello dell’Alitalia è il più grande licenziamento di massa mai avvenuto nella storia della Repubblica. Quali sono i retroscena, quali le conseguenze, quali le cause ufficiali e ufficiose, palesi e taciute, quali le circostanze che
«“Ciò che sentiamo” e “l’emozione” non sono la stessa cosa del “sentimento”. Noi non abbiamo una parola per descrivere l’emozione reale. Non è rabbia, non è tristezza. È qualcosa che potremmo accostare a una sottile
A Torino sono nati due spettacoli che, nonostante alcune debolezze interpretative, delimitano due precise tendenze estetiche nell’ambito della scena contemporanea. Parliamo de La Tempesta di Shakespeare firmata da Alessandro Serra e di Ghiaccio di Bryony
Quindici anni di carriera di uno dei più intelligenti, umoristici e anticonvenzionali autori e attori comici italiani, Andrea Cosentino, sintetizzati in quattro giorni di programmazione, dal 31 marzo al 3 aprile, sul palco del TeatroBasilica
Nello svaporamento di senso di un teatro ormai arroccato su quel versante avvizzito ch’è il gusto medio di un pubblico beatamente immune al rischio, la danza continua a sbullonare certezze e a non consolare i