Dopo Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out, La città proibita è il terzo film di Gabriele Mainetti, in sala dal 13 marzo. Questa volta siamo di fronte ad un kung fu movie, dove il
La Berlinale e i suoi vincitori non rappresentano in modo canonico dei potenziali campioni d’incasso ma, senza ombra di dubbio, aprono sempre nuovi scenari visivi e linguistici del cinema internazionale. È esattamente ciò che è
Parafrasando (ad usum Delphini: sia chiaro, e perdonateci) il titolo di un ben noto volume, non sempre la TV è cattiva maestra e talvolta nel palinsesto fin troppo variegato – specie per qualità e non
Alla fine, dopo una settimana e oltre di programmazione, non abbiamo resistito al richiamo di The Brutalist. Troppe sollecitazioni. A partire dalla pioggia di premi che si è aggiudicato il film-opera (mai termine fu più
È stata Miglior opera prima all’ultima Festa del Cinema di Roma, salutata – nell’orizzonte mediano del nostro cinema attuale – come un “piccolo miracolo”. Sulle prime potrà anche avere il sapore del già visto, l’ambiente
New York è un luogo in cui il teatro è sempre stato un elemento indissolubile della cultura, capace di rappresentare una popolazione imprevedibile e misteriosa nelle sue relazioni, che talvolta assumono aspetti contrastanti nelle loro
Gli ultimi giorni sono stati un grande manifesto contro la violenza sulle donne. Il solvente che ha acceso il fuoco nelle piazze, e anche sui social, è stato il giorno in cui ricorre la manifestazione
Berlinguer – La grande ambizione non è solo un omaggio ad un uomo di rara levatura morale e politica, ma il racconto della nostra storia. Il film non evoca un desiderio di realizzare un piano
Nella motivazione del premio Nobel per la letteratura del 2023 assegnato allo scrittore norvegese Jon Fosse si afferma opportunamente che il premio viene assegnato «Per le sue opere teatrali e di prosa innovative che danno
«La nostra è una famiglia felice distrutta dalle circostanze della storia, come avviene oggi in vari posti del mondo, penso all’Ucraina o a Gaza, e in Israele». Marcelo Rubens Paiva Uno dei registi più amati