La Grande Occasione. Chissà se va…! è una commedia musicale di Claudio Pallottini tratta da una breve storia scritta da Silvana Bosi, scomparsa nel 2020, grazie all’impegno di Maria Carla Rodomonte che ne cura la produzione.
La pièce narra la storia di una compagnia di varietà la cui prima attrice Jessica (Maria Carla Rodomonte) è oggetto di “attenzioni” da parte del ministro dello spettacolo in carica e possibile futuro premier.
I componenti della compagnia teatrale suppongono che, se la donna accettasse le avances dell’uomo, grazie al di lui appoggio, si otterrebbero facilmente vantaggi sia tramite la sovvenzione per nuove produzioni sia per nepotismi e favori personali. La donna, tuttavia, innamorata del primo attore Alberto (Stefano Masciarelli), un comico donnaiolo e poco raccomandabile, sembra non intenzionata a dare spago al politico anche se Alberto tende a spingerla tra le braccia di questi.
Tra i camerini e la scena, tra lo sfavillio del “fronte al pubblico” e la realtà del retropalco, in un susseguirsi di balletti, canzoni, numeri di varietà, che riportano gli eventi fuori e dietro le quinte; tra un litigio e un pianto, un bacio e una dichiarazione d’amore, grazie ai saggi consigli della fidata Berta, la sarta della compagnia (Fiorella Mari) e del capocomico Mimmo (Mimmo Mignemi), dopo molte esitazioni, Jessica deciderà di fare ciò che sente essere giusto per lei a dispetto di tutto e di tutti.
La Grande Occasione. Chissà se va…! è veramente un bel lavoro che merita di essere visto e presentato nei maggiori teatri italiani. Il testo di Pallottini, con la regia di Marco Simeoli (aiuto Manuela Scravaglieri, assistente Giulia Proietti) ha tutti i requisiti per non lasciare delusi, sebbene il plot narrativo non risulti particolarmente originale o “dirompente”.
Lo spettacolo è composto da brevi scenette interrotte da “numeri” di varietà (tra danza e canto) che risultano essere non solo ben realizzati, ma anche perfettamente “equilibrati”.
A fine serata, negli occhi degli spettatori, restano un insieme di splendidi fotogrammi “ricchi” sotto tutti i punti di vista. Ricchi nella sfarzosità degli abiti, ideati da Graziella Pera, assieme alle scenografie di Alessandro Chiti, il tutto valorizzato dalle luci di Umile Vainieri. Restano impresse le coreografie di Maura Paparo, realizzate con l’assistenza di Martina Grilli, mentre risuonano le note delle musiche di Pino Perris assieme ai testi di Aldo Perris e alla drammaturgia del già citato Pallottini.
Le parti “recitate” sono assegnate al “poker”: Fioretta Mari, straordinariamente brava, ironica, divertente, commovente; Stefano Masciarelli, mattatore della serata e principale “motore” delle gags; Mimmo Mignemi, dai tempi comici perfetti, tipici del varietà; Maria Carla Rodomonte sorprendente nel delicato ruolo che ricopre.
Le vere “star” dello spettacolo, quelle destinate a stupire il pubblico, sono in ordine alfabetico: Giovanna Cappuccio (Vanessa), Daniele Derogaris (Remo), Ida Elena De Razza (Ida), Pamela Lacerenza (Sonia), Cristina Pensiero (Ines), Giuditta Sin (Lilly), Matteo Tugnoli (Gigi). Artisti tutti di alto livello e “parimenti” visibili in scena in quanto, a ciascuno di loro è stato assegnato almeno un “numero”. Particolarmente ben riusciti una rivisitazione di Sparkling Diamonds, tratto dal musical Moulin Rouge (mush-up del brano cantato da Marylin Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde e Material girl di Madonna), portato in scena da Pamela Lacerenza, e il garbato burlesque presentato da Giuditta Sin che mi ha ricondotto agli studi su Loïe Fuller che, alle Folies Bergère, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, a Parigi, per prima introdusse cenni di danza mediorientale. Da segnalare anche Matteo Tugnoli per le qualità canore che ha proposto, in modo particolarmente divertente, la canzone Desperate Song. Note di merito a: Daniele Derogatis per i suoi spiritosi interventi assieme a Giovanna Cappuccio che si confermano nel loro ecclettismo e nella loro versatilità. Sorpresa tra il pubblico per l’incursione “celtica” di Ida Elena De Razza e per l’eccellente prova offerta da Cristina Pensiero.
Ciò che ha reso, poi, particolarmente piacevole la serata è stata l’armonia di quelle “10 gambe 10” e di quei “4 boys 4” (così si sarebbe scritto sui cartelloni dell’epoca del varietà), ovvero di come il corpo di ballo si sia mosso in scena per coesione, coordinazione e compattezza. Una coreografia televisiva con un taglio dell’inquadratura e con un movimento di macchina può sembrare perfetta ma, in teatro un errore è sempre e comunque visibile, ecco perché, visto il buon risultato della “squadra”, mi sia concesso un plauso a (in ordine alfabetico): Manuel Bartolotto, Veronica Borra, Vincenza Brini, Federica Buttarelli, Cristina Da Villanova, Francesco De Simone, Stefano Martoriello, Giuseppe Merenda, Anita Pepe, per il lavoro svolto.
Lo spettacolo, che ha debuttato a Roma il 1° ottobre al Teatro Tor Bella Monaca, partirà presto per una sua prima tournée nazionale.
Viste le premesse, ritengo non sarà difficile rivedere la messinscena nella capitale e non solo.
La Grande Occasione…Chissà se va…!
drammaturgia Claudio Pallottini
da un’idea di Silvana Bosi
regia Marco Simeoli
musiche Pino Perris
scene Alessandro Chiti
costumi Graziella Pera
coreografie Maura Paparo
con Fioretta Mari, Stefano Masciarelli, Mimmo Mignemi, Maria Carla Rodomonte, Giovanna Cappuccio, Daniele Derogatis, Ida Elena De Razza, Pamela Lacerenza, Cristina Pensiero, Giuditta Sin, Matteo Tugnoli
corpo di ballo Manuel Bartolotto, Veronica Borra, Vincenza Brini, Federica Buttarelli, Cristina Da Villanova, Francesco De Simone, Stefano Martoriello, Giuseppe Merenda, Anita Pepe.
Teatro Tor Bella Monaca, Roma, 1 e 2 ottobre 2022.
Tournée:
Teatro Villoresi, Monza, 8-9 ottobre 2022
Teatro Europa, Aprilia, 15 ottobre 2022
Teatro Martinitt, Milano, dal 11 al 27 novembre 2022
Teatro Lyrick, Assisi, 2 dicembre 2022
Teatro Metropolitan, Catania, 18 marzo 2023
Teatro Mandanici, Barcellona Pozzo di Gotto, 19 marzo 2023.