Esistono i luoghi e poi esiste l’immaginario collettivo che negli anni li trasforma fino a farli diventare altro da ciò che erano un tempo. Se pensiamo a Rimini, anche senza esserci mai stati, ecco che subito ci viene in mente il turismo di massa, gli stabilimenti balneari affollati, la musica da discoteca e i dj che fino a notte fonda mandano le hits del momento. Ma è davvero soltanto questo: un gigantesco luna park in cui perdersi l’estate? È proprio a partire da tale domanda che prende forma l’ultimo lavoro del gruppo teatrale RMN. A guidarci nell’esplorazione della Riviera Romagnola è un giornalista, interpretato da Leo Merati, che fotografa dettagli di un mondo di cui cerca di comprendere il senso. Lo spunto viene da un romanzo di Pier Vittorio Tondelli, intitolato appunto Rimini, in cui un giornalista viene mandato per l’estate in Riviera a dirigere il quotidiano locale. Nello spettacolo si parte da qui: dalla sua presenza in scena, mentre intervista una serie di personaggi che apparentemente rispecchiano i cliché legati alla città romagnola. Dalla ragazza ossessionata dai followers – che conosce i locali migliori in cui far festa – interpretata in chiave fortemente ironica e divertente da Chiara Sarcona, a un’operatrice balneare alle prese con il suo stabilimento, dallo spiccato accento e carattere romagnolo perfettamente restituito dall’attrice Giulia Quadrelli; da una cameriera che da cinque anni fa la stagione nello stesso albergo, di cui Luisa Borini riesce a rendere tutto il malcontento, a un uomo – che è letteralmente un cultore del divertissement e sostiene che sia proprio nato lì, a Rimini – interpretato da Lorenzo Carpinelli il quale, attraverso efficaci azioni sceniche, riesce a ricreare un’atmosfera da musical.
L’idea di Giulia Quadrelli, resa attraverso la regia di Mario Scandale, è quella di scandagliare la città-cartolina, cercando di restituire allo spettatore il tessuto sociale e umano della Riviera Romagnola e a far crollare, almeno in parte, l’immagine della città-divertimento conosciuta in tutto il mondo. RIMINI riesce in questo: giocare con lo stereotipo, con quello che noi pensiamo e crediamo di un luogo di cui Fellini ha restituito tutto il fascino nelle sue pellicole, tra cui Amarcord che, nel 1973, gli valse il premio Oscar, contribuendo a rendere ancora più universale il mito della Riviera. Ma è anche dall’immagine cinematografica che lo spettacolo ci vuole liberare, guidandoci al di là del mito. E alla fine prevale il realismo, la crisi del 2020, la difficoltà dei proprietari di portare avanti le loro attività storiche. E così si esce dal teatro con l’impressione di aver davvero visitato un luogo.
RIMINI
uno spettacolo del Gruppo RMN
con Leonardo Bianconi (nella replica romana sostituito da Lorenzo Carpinelli) Luisa Borini, Leo Merati, Giulia Quadrelli, Chiara Sarcona
drammaturgia Giulia Quadrelli e Francesco Tozzi
regia Mario Scandale
video Leo Merati
luci Camilla Piccioni
in collaborazione con Ginkgo Teatro
si ringrazia per il supporto il Comune di Rimini.
Spettacolo finalista del Bando RADAR promosso da ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione.
Spettacolo vincitore della VIII edizione di Direction Under 30 del Teatro Sociale di Gualtieri, luglio 2021.
Debutto nazionale al Festival Todi Off, settembre 2021.
Finalista premio In-Box 2022.
Il Gruppo RMN è tra le compagnie selezionate per il premio Cantiere Risonanze 2022.
Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma, 7 ottobre 2022.
Prossime date:
Teatro Fabrizio De André, Casalgrande (RE), 15 ottobre 2022.
Teatro Secci, Terni (TR), 21 e 22 febbraio 2023.
ITC Teatro, San Lazzaro di Savena (BO), 28 febbraio 2023.