
Il focus di questa sezione è il monitoraggio delle esperienze professionali degli italiani attivi a Parigi, in quel crocevia dinamico tra arte, teatro, cinema e musica. A Parigi, la cultura italiana è sostenuta e apprezzata in tutte le sue declinazioni. Al di là della retorica, sorge spontanea una domanda: perché le istituzioni italiane non offrono opportunità e sbocchi adeguati a questo immenso patrimonio immateriale?
Da Napoli a New York a Parigi
Dopo aver illustrato l’esperienza di Romina De Novellis, performer, artista visuale e antropologa, nata a Napoli, cresciuta a Roma e attiva a Parigi dal 2008, proseguiamo nel tracciare la nostra mappa degli “espatriati” con Alessia Siniscalchi, attrice, regista e scrittrice di origini napoletane, attiva a Parigi dal 2007.
Il suo lavoro si sviluppa attraverso una rete di circuiti che intrecciano diverse forme espressive e audaci sperimentazioni, coinvolgendo un collettivo di artisti provenienti da differenti formazioni e nazionalità. Nei suoi spettacoli, Siniscalchi costruisce una drammaturgia che ruota attorno a un tema centrale, facendo interagire tra loro musica dal vivo e improvvisazione, testo poetico e innovazione tecnologica, performance attoriali e danza.
Il risultato è un linguaggio scenico immersivo e innovativo, capace di sfidare le convenzioni teatrali e aprire nuovi spazi di espressione. La sua prossima creazione, Garden Party (prevista al festival di Edimburgo ad agosto 2025), si ispira alla vita e alla scrittura di Truman Capote e concentra l’azione sulla celebre festa organizzata presso l’Hotel Plaza di New York. Lo spettacolo riscrive i contrasti di una società dominata dalle apparenze che finisce per coinvolgere i diversi protagonisti del party, trascinandoli in una spirale di mistero, dipendenze, omicidi.

«Durante gli studi in Giurisprudenza» – racconta Siniscalchi – «ho seguito le orme di mio padre e di mia madre, entrambi avvocati impegnati nella difesa dei diritti delle minoranze, delle donne e dei minori. Nel contempo, però, ho coltivato con costanza la mia formazione da attrice, partecipando a stage e laboratori teatrali. La mia passione per il teatro è nata negli anni Duemila, quando da adolescente frequentavo le cantine dell’avanguardia napoletana: il BarDeFé era ancora attivo e la Galleria Toledo rappresentava un punto di riferimento per il teatro di ricerca. Questa esperienza ha avuto un impatto profondo su di me, contribuendo a forgiare il mio linguaggio artistico, oggi orientato all’innovazione e alle nuove drammaturgie.
Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, ho iniziato un percorso alla ricerca di un modo per conciliare il diritto con il teatro. Spinta dalla voglia di sperimentare e affrontare nuove sfide, ho deciso di sostenere un provino all’Actors Studio di New York. Qui ho avuto la fortuna di ottenere una borsa di studio e una fellowship (Lady’s Christian Union Fellowship New School), che mi hanno permesso di accedere al programma di Master dell’Actors Studio alla New School. Questo percorso mi ha dato l’opportunità di incontrare maestri della pratica teatrale, come Elizabeth Swados, che mi hanno offerto l’occasione di concretizzare una visione di teatro lontana dalle convenzioni borghesi e quotidiane del teatro tradizionale. Un teatro non previsto. In questo contesto, ricordo l’esperienza a New York, al 33 Wooster Street, nel cuore di Soho, dove ho frequentato il garage del The Wooster Group (1), con la sua compagnia, all’epoca diretta da Willem Dafoe ed Elizabeth LeCompte (oggi insignita del Leone d’Oro alla carriera a Venezia). La loro esperienza nell’uso del testo e nel suo riadattamento ha avuto un impatto determinante su di me, spingendomi a sviluppare un mio personale modo di fare teatro.

Nel 2007 ho deciso di tornare in Europa e, dopo aver partecipato a un laboratorio con Ariane Mnouchkine, ho scelto di radicarmi a Parigi. Nello stesso anno, ho fondato Kulturscio’k, un collettivo artistico internazionale che riunisce compositori, performer, lighting designer, danzatori, sound designer, artisti visivi, videoartisti, autori, fotografi e molti altri professionisti. L’obiettivo del collettivo è riformulare le ragioni e i metodi alternativi per creare contesti e reti di relazioni, cercando soluzioni innovative che sfidino le convenzioni.
Il motto di Kulturscio’k, «Sconvolgere l’arte attraverso l’arte», nasce dalla necessità di stimolare un cambiamento radicale nel modo in cui le performance vengono concepite, presentate e programmate. Senza rendermene pienamente conto, stavo finalmente conciliando la mia conoscenza del diritto con la pratica del teatro».

Con una determinazione segnata da un estremismo sperimentale e un radicalismo espressivo, Siniscalchi prevede progetti e ambientazioni scenografiche inusuali coinvolgendo il collettivo, costituendo così un repertorio performativo comune, presentato in festival, musei, spazi ibridi, luoghi pubblici, sale da concerto e siti archeologici. Tra questi: Happening Under Vesuvio (giugno 2025), Festival delle Colline Torinesi, Museo della Moda di Napoli, Teatro Bellini, Museo Madre, La Ménagerie de Verre, Centquatre, Nuit Blanche Paris, La Girandole Montreuil. Con il sostegno dell’Institut Français, della Fondazione Nuovi Mecenati, dello studiolab de La Ménagerie de Verre, della residenza Kulturfactory e del Théâtre de La Girandole.
Parallelamente alla creazione di spettacoli, Siniscalchi sviluppa una rete di sezioni dedicate alla formazione teatrale, coinvolgendo i membri del collettivo in attività che si svolgono tra Montreuil (Francia) e l’Italia. Tra queste, vengono organizzati laboratori nelle scuole e percorsi professionali all’interno di carceri e centri di accoglienza per rifugiati.

Si realizzano inoltre laboratori per bambini, concepiti come spazi multidisciplinari ispirati a libri – come Harry Potter – con l’obiettivo di sviluppare un linguaggio di ricerca che stimoli la comunicazione e l’espressione creativa. Ogni sezione rappresenta un’opportunità unica di formazione e scambio, ponendo al centro la sperimentazione e l’inclusività.
In Italia, la residenza Kulturfactory ha sede a Domicella, in provincia di Napoli. Questo spazio accoglie artisti, performer e musicisti ed è pensato per promuovere la formazione e la trasmissione dell’esperienza. Qui, maestri e allievi provenienti da tutto il mondo si incontrano per valorizzare lo scambio e il dialogo tra diverse pratiche e saperi.
Dal 2016, Siniscalchi dà vita ai #ConcertClandestin di Montreuil, diventati un punto di riferimento per artisti di strada e per gruppi che fanno della creatività il fulcro della loro ricerca. Questi eventi, caratterizzati da un’atmosfera intima e sperimentale, vedono i performer esibirsi regolarmente in creazioni e concerti dal vivo, alimentando un dialogo continuo tra le diverse forme artistiche e il pubblico.
Per tutte le informazioni si veda:
https://www.kultursciok.com
https://www.kulturfactoryresidency.com/
Nota
1) The Wooster Group nasce a New York nel 1975 dall’iniziativa del collettivo guidato da Richard Schechner, regista, studioso di teatro e direttore della rivista “The Drama Review”. In Italia, Schechner è noto soprattutto per la pubblicazione del suo libro La teoria della performance 1970-1983, edito da Bulzoni nel 1984.
