Un’ambientazione vittoriana per un musical su Sherlock Holmes di Sergio Roca

Foto di Sergio Roca

A chi non è capitato di vedere un film o leggere un racconto il cui protagonista è Sherlock Holmes, il geniale investigatore, creato dalla prolifica mente di Arthur Conan Doyle? Se nel mondo del teatro non poche sono state le riduzioni in prosa delle appassionanti avventure del nostro eroe è sicuramente interessante il tentativo proposto da Andrea Cecchi, Alessio Fusi ed Enrico Solito di realizzare un musical pensato per il pubblico italiano che vede come protagonista Neri Marcorè.
La storia si snoda nella Londra vittoriana. Il 17 giugno 1897, cinque giorni prima dei festeggiamenti dei sessanta anni di regno della Regina, un efferato delitto sconvolge la città. Holmes, dopo la morte del nemico Moriarty, avvenuta in Svizzera (dove Conan Doyle fece scomparire anche Holmes se, come il Pinocchio di Collodi, il pubblico non avesse convinto l’autore a “resuscitare” il personaggio), non trova stimoli investigativi in grado di motivarlo per tornare al lavoro.

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Holmes viene coinvolto dal fratello Mycroft (Niccolò Curradi) ad accettare l’incarico di indagare su di un intricato caso giudiziario dove è la stessa vittima ad indirizzare le indagini sul reale colpevole. Un uomo trovato morto era a conoscenza di un pericoloso complotto ordito nei confronti della regina che sarebbe sfociato in un grave attentato nel giorno della prevista festa, Il defunto, sicuro che sulla scena del crimine sarebbe intervenuto Holmes, lo “avvisa” lasciando delle importanti tracce che soltanto una mente geniale è in grado di interpretare correttamente.
Se il principale indiziato del delitto viene subito arrestato dal vanaglorioso ispettore Lestrade (Giuseppe Verzicco), è la sorella dell’accusato, Molly O’Neill (Francesca Ciavaglia), a fare di tutto per convincere il detective a interessarsi al caso e a far arrestare il vero assassino.
Tra simpatiche schermaglie con l’ispettore Lestrade e il continuo confronto col fedele amico dottor Watson (Paolo Giangrasso), cui batterà il cuore per la bella Molly, e amorevolmente curato dalla governante Hudson (Barbara Corradini), Holmes risolverà l’intrigo.

Foto di Sergio Roca

L’idea sviluppata da Andrea Cecchi, Alessio Fusi ed Enrico Solito è sicuramente vincente perché asseconda le aspettative di chi è amante del genere “investigativo” dalle sfumature Noir.
Della durata di circa 130 minuti, Sherlock Holmes. Il musical è strutturato in due Atti ed ha uno svolgimento da commedia musicale più che da musical in quanto le parti dialogate e i siparietti comici sono così ampi da non poter far rientrare a pieno titolo lo spettacolo nella specifica tipologia di intrattenimento di origine anglosassone.
Durante la visione, la narrazione sembra seguire un percorso stilistico differente tra il primo e il secondo Atto. Se, infatti, il primo è cupo e lento con ambientazioni Noir tipiche di alcuni racconti di Conan Doyle, il secondo è decisamente più brioso con un finale consolatorio.
Stranamente, però, è proprio il secondo Atto che induce qualche perplessità sulla compattezza strutturale: alcuni siparietti lasciano supporre la volontà degli autori di sottolineare il carattere di qualche personaggio minore.  Questa “chiarificazione”, tuttavia, a quel punto della storia risulta tardiva se non addirittura superflua.
Buona la prova recitativa di Neri Marcorè che guida, da mattatore, tutto lo spettacolo destreggiandosi nel ruolo di “genio distaccato” (una delle caratterizzazioni a lui più congeniali da sempre). L’attore non pare, invece, a suo agio, nei brani musicali.
Riuscita la prova canora di Francesca Ciavaglia, che assieme a Paolo Giangrasso (trasformato in un buffo e romantico Watson), ha costruito il lato “sentimentale” della storia. Rimarchevoli le prestazioni di Giuseppe Verzicco e di Barbara Corradini con una segnalazione particolare per Niccolò Curradi.

Foto di Sergio Roca

Eccellente la coralità dell’ensemble a cui è stato affidato il non agevole compito di condurre lo spettatore nelle cupe atmosfere londinesi di fine Ottocento tramite le coreografie ideate da Roberto Colombo e Caterina Pini. Per le scene, di alto impatto visivo (che hanno richiamato alla mia mente quelle già realizzate per il musical Mary Poppins), si è ricorso al sapiente lavoro di Gabriele Moreschi.
Incantevoli i costumi di Alba Brunelli e Vanessa Rugi. Funzionale il disegno luci di Emanuele Agliati.
Sherlock Holmes. Il musical è decisamente uno spettacolo pregevole che, tuttavia, sembra necessitare ancora di qualche aggiustamento sia nell’impianto drammaturgico che nella messa in scena.

Foto di Sergio Roca

Sherlock Holmes. Il musical

scritto da Andrea Cecchi, Alessio Fusi, Enrico Solito
regia Andrea Cecchi
con Neri Marcorè
e con Paolo Giangrasso, Francesca Ciavaglia, Giuseppe Verzicco, Barbara Corradini, Niccolò Curradi, Simone Marzola, Mattia Braghero, Riccardo Giannini, Lapo Braschi.
Ensemble: Matilde Ardemagni, Miryam Belfiore, Francesco Boschiazzo, Pamela Giannini, Antonio Lanza, Elisa Lombardi, Leonardo Pesucci, Stefano Scognamiglio, Carolina Sisto, Antonio Sorrentino, Sara Spagna, Adriano Voltini
musiche Andrea Sardi
liriche Alessio Fusi
coreografie Roberto Colombo e Caterina Pini
acting coach Simone Marzola
scenografie Gabriele Moreschi
costumi Alba Brunelli e Vanessa Rugi
disegno luci Emanuele Agliati
disegno audio Alessandro Abignente
produzione Ad Astra Entertainment, Compagnia Delle Formiche e Artisti Riuniti S.R.L.

Teatro Brancaccio, Roma, dal 7 al 10 novembre 2024.

Altre date:

Teatro Lyrick, Assisi, dal 13 al 14 novembre 2024
Gran Teatro Geox, Padova, dal 16 al 17 novembre 2024
Teatro Municipale Valli, Reggio Emilia, dal 13 al 15 dicembre 2024
Teatro EuropAuditorium, Bologna, dal 21 al 22 dicembre 2024
Teatro Auditorium Santa Chiara, Trento, dal 28 al 29 dicembre 2024
Teatro Stignani, Imola, dal 3 al 7 gennaio 2025
Teatro delle Muse, Ancona, dall’11 al 12 gennaio 2025
Teatro Comunale, Modena, dal 18 al 19 gennaio 2025
Teatro Politeama Pratese, Prato, dal 25 al 26 gennaio 2025.