Dalla nevosa Lubiana alla Poesia
Mostra di Mladen Stropnik
di Alfio Petrini
Non l'ho mai fatto e non lo farò neppure questa volta. Cosa? Spiegare un'opera d'arte. Mi riferisco nel caso specifico alle nuove arti visive e performative di Mladen Stropnik, artista sloveno, al secondo appuntamento con la rivista Liminateatri.it. Spiegare e descrivere il significato di un'opera d'arte vuol dire immaginare un artista che ha bisogno di essere illuminato. Se è poco dotato, non ha bisogno di luce perché metterebbe in evidenza i difetti dell'opera. Se è molto dotato, non ne ha bisogno perché gode di luce propria.
Sono lieto di offrire ai nostri lettori e alle nostre lettrici l'occasione per gettare uno sguardo sulla ricerca svolta dal nostro amico sloveno nel corso degli ultimi cinque anni e sul senso poetico dei processi di creazione artistica riferiti alle nuove arti visive e performative. Il nostro auspicio è il successo nel mercato dell'arte.
Mladen non solo è abile nella progettazione e nella realizzazione di arti visuali, ma sa anche mettere in rapporto ideale il principio di relazione con il benessere sociale dell'uomo, essendo dotato di forte intuito, di robusta immaginazione e allo stesso tempo di fervente ispirazione artistica. L'artista sloveno sa parlare al cuore e alla mente dell'osservatore accorto. Le opere - pregnanti e leggere allo stesso tempo - sono come le nuvole che generano altre nuvole e altre nuvole ancora. Si collocano tra cielo e terra. Tra sogno e realtà, come oggetti/giocattolo che hanno il sorriso di un giovane uomo rimasto ‘bambino'. Non invitano al banchetto del bello estetico - perché l'etica si è sostituita all'estetica - stimolano piuttosto l'osservatore a reagire, a rispondere al richiamo dei valori - non complicato dalla complessità dell'opera -, così da generare pensieri semplici ma non banali, concreti ma non superficiali, che hanno il carattere della originalità. E l'invito, con il suo carico di organicità , comporta una sorta di drammaturgia dell'osservatore , che si sente utile se riempie il tutto vuoto/ tutto pieno dell'opera.
Ma il pregio maggiore delle opere dell'artista sloveno è senza dubbio la leggerezza della poesia. Mladen Stropnik è poeta vero. È poeta perché sa fare poesia. (Una foto lo ritrae accanto alla donna che si offre come prezioso ‘giocattolo' dell'arte della vita?).
"orecchie di coniglio" (cazzi)
https://youtu.be/pMkhWq9T2lg
"solo"
oggetto, tela/specchio/cardini di metallo/colla, 25x43x2cm, l'oggetto è posto sul pavimento
non ho bisogno di conferma, tutto quello che desidero sta già accadendo
la tela è la ragione, lo specchio è l'altra parte (sogno, inconscio, intuizione)
»culo a passeggio«
quadro, 50x40x10cm, tela/spray/spago/palline di plastica/acrilico smalto
per il bell'aspetto il sudore esce dalla pelle
estate gialla e dondolio sulla spiaggia FKK
"conoscenza"
c'è qualcosa tra di noi (Apatova) (VOGLIO CHE RESTI COLLOQUIALE, Apatova è un nome)
https://youtu.be/1VfECT9lFWU
"affari di scimmie"
quadro, 70x70x20cm, tela/acrilico smalto/fil di ferro/colla, il quadro è appoggiato vicino allo spazio dove riposiamo
un gorilla esce dai cespugli nella civiltà e là lo disciplinano
sà quello che deve sapere / è quello che è
un burattino indipendente e sovrano
il filo ha la forma dei sogni
»raggiungere«
non importa, sta già accadendo
nulla dura
https://www.youtube.com/watch?v=cbK4AV4PYPU&t=8s
»inghiottiscici«
oggetto, 10x20x14cm, cristallo pirite/piramide di plastica/carta per rotocalchi/colla, l'oggetto è collocato in uno
spazio dove non ce lo aspettiamo
il pensiero si trasforma in fatto
piacere succoso e rinfrescante all'infinito
la pirite è il cristallo dell'intelletto e della protezione che sta sulla piramide di plastica
»yesno«
oggetto, 30x40x2cm, tela/specchio/filo/cardini di metallo/colla, l'oggetto è collocato per terra
processo decisionale - no - si - no - si - no
articolazione di sogni, desideri, idee
qualcosa di primordiale, peloso, crostoso come il primo specchio della scimmia
"Gira l'antenna"
oggetto, 50x15x15cm, legno/plastica/filo di ferro/foglia/acrilico, smalto/vetro, l'oggetto è fissato in un buco per terra
vibrazione notturna della scopata
Turn, il castello maledetto degli zingari
La serata è iniziata, suvvia divertimi (anime caotiche)
lei è come l'eroina (le madri)
»Irvin e la modella«
foto, 13 x 19 cm
non mi interessa!
vincono il coraggio e la coscienza
mi fermo al momento giusto e capisco
mi accendo una canna
»facciata fantasia«
collage carta, 29 x 20 cm
Ovunque soltanto sono
“mangiare ostriche”
il quadrato è quadrato
faccio un pensiero
https://youtu.be/4Bq05U3Jq7o
»ga33er«
video, 7 min 11 sec
guarderei, non oserei, trasformerei in qualcos'altro
lo stile nasce da sé
https://youtu.be/uwseXhcVLLE
»I«
il gatto si è seduto sulla pizza e ha mangiato tutta la carne
segreti, sorprese non c'è niente che tu possa fare a riguardo
vibrazione
https://youtu.be/6UR2J5g-X4g
»Topolšcani«
disegno, pennarello+matita, 29 x 21 cm
la doccia fredda situa l'uomo
il motore nella tenda era l'essere
mi ha buttato cinque metri fuori dalla tenda in gonna (in grembo)
»cosa?«
scopata lussuriosa
passaggio di pensiero intransigente
quando passo accanto a due persone, sento che stanno parlando di me
non mi importa io rido soltanto
salto
https://youtu.be/VkSf-vMKnpM
»flusso di mente«
dipinto, 40 x 50 x 30 cm
»davvero«
https://youtu.be/fDlDVCGjgOQ
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