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Seminari di drammaturgia 1

Programma Casa delle Traduzioni

14 novembre 2013 

Intervento di Maria Letizia Compatangelo

“Virgola. Punto e virgola! Sì, fai vedere che abbondiamo”” 

di Giorgio Taffon  

Maria Letizia Compatangelo conduce il primo dei due incontri che si tengono presso la Casa delle Traduzioni del Comune di Roma, in via degli Avignonesi.

Tenendo come riferimento gli studi di Jakobson come pure di Chomski, la Compatangelo molto opportunamente sottolinea come la punteggiatura nel testo drammatico diviene importante quando essa è precisa e condivisibile nel rispetto della logica sintattica.

Non è certo pedanteria applicare un metodo rigoroso di punteggiatura alla scrittura drammatica, poiché essa aiuta a:

•  dare un senso logico alle battute;

•  dare un ritmo, sul quale l'attore potrà far agire la sua respirazione, coi suoi ritimi;

•  dare degli input importanti per la delineazione attoriale del personaggio (si pensi a Pirandello e a come usava i puntini di sospensione in quanto utile a delineare “le mosse d'anima” dei suoi personaggi,

•  rinviare al non detto , all' allusivo , all' implicito ; e anche al tracciato di eventuali sottotesti che regista e attori possono far esplodere.

Sottolinea l'autrice che anche l'uso della punteggiatura deve aiutare la quintessenzialità tipica del testo drammaturgico e dei tempi teatrali.

La Compatangelo fa seguire una serie di esempi assolutamente coerenti con gli assunti detti e tratti da testi di Pirandello, Beckett, Peter Brook. La lettura di questi passi è esplicitamente una conferma di come nel modo di far parlare un personaggio anche I segni diacritici della punteggiatura possono avere fondamentale importanza.